La produzione di piante ornamentali inizia con l’”adozione” di giovani piantine allevate in vaso presso aziende specializzate italiane.
Arrivate in vivaio e rinvasate, la loro “gestazione” dura circa un anno. Durante questo periodo, le piantine crescono in appositi tunnel dotati di rete ombreggiante e impianto d’irrigazione. Dopodiché segue il trapianto in pieno campo.
In pieno campo, le piantine sono messe a dimora in filari. L’allineamento è orientato nord-sud su una lunghezza di 120 metri. La distanza d’impianto sulla fila è di un 1.20-1.50, mente l’interfila mantiene una media di 2.20-2.50. Tali misure variano secondo le esigenze delle diverse specie in produzione.
Secondo questa tecnica vengono coltivate piante ornamentali arboree e arbustive di molte specie - soprattutto cultivar - destinate alla realizzazione di viali alberati, parchi, giardini privati e arredo urbano in genere. Ognuna di queste specie è scelta, coltivata e trasferita prestando la massima cura alla sua adattabilità al suolo e al clima.
Per garantire a ogni esemplare uno sviluppo ottimale, il personale del vivaio esegue le seguenti pratiche colturali:
- contenimento delle infestanti erbacee tra i filari con periodici interventi mediante trinciaerba e/o sarchiatura del terreno con frese rotative portate o semoventi;
- contenimento delle infestanti erbacee sulle file con esecuzione di trattamenti diserbanti e/o antigerminanti;
- trattamenti fitosanitari di profilassi antiparassitaria, eseguiti periodicamente in relazione al ciclo biologico di ogni specifico patogeno o parassita;
- potature di formazione (soprattutto ad alberetto con chioma in forma obbligata a cubo, parallelepipedo, cono, palla, spalliera) o di contenimento (chioma in forma libera o piante cespugliate), eseguite in periodi stagionali diversi secondo le esigenze delle specie, il loro utilizzo, l’età dei soggetti o a seguito di trapianti interni al vivaio;
- trapianti in vivaio: eseguiti tramite rizollature con pane di terra e finalizzate a favorire lo sviluppo ideale dell’apparato radicale;
- irrigazioni attuate per scorrimento superficiale delle acque provenienti da canale consortile e sollevamento mediante pompe. Le giovani piantine in tunnel e le coltivazioni in vaso vengono irrigate per aspersione con impianto alimentato dal pozzo artesiano.
Sandher tappeti erbosi rivolge la propria produzione di prato pronto in zolle esclusivamente a professionisti del verde, oltre ad offrire servizi di consulenza a giardinieri e progettisti nella scelta e gestione del prato.
L’azienda può contare su un team di professionisti a tutti i livelli della filiera, dalla fornitura della semente certificata alla consegna in cantiere del prato pronto, alla sua manutenzione nel tempo, garantendo la massima qualità dei suoi prodotti.
I punti fondamentali della produzione di Sandher tappeti erbosi sono:
- utilizzare sementi certificate di produzione europea ed americana che garantiscano il rispetto delle principali caratteristiche, quali germinabilità, resistenza alle malattie, competizione con le infestanti, capacità rigenerativa dopo un attacco fungino o stress idrico;
- lavorare al meglio il terreno per ottenere un letto di semina perfetto per la crescita del prato; a tal proposito è di fondamentale importanza il processo di livellamento del terreno che permette di eliminare eventuali avvallamenti e i conseguenti ristagni idrici, causa di marciumi e malattie;
- adoperare macchinari con gommature garden per evitare calpestii eccessivi che provocano irregolarità sulla superficie del terreno;
- utilizzare macchine rasaerba elicoidali altamente professionali per un taglio perfetto della lamina fogliare al fine di ridurre ossidazioni ed evitare attacchi fungini;
- controllare l’irrigazione al fine di ottimizzare al meglio l’apporto di acqua ed evitare eccessi idrici che possono determinare scottature (effetto lente), marciumi e malattie fungine in genere;
- utilizzare concimi a lenta cessione, secondo il periodo stagionale, per una crescita graduale e costante del prato ed evitare l’impiego di concimi non professionali che portano ad assimilare rapidamente ed eccessivamente le sostanze nutritive sottoponendo il manto erboso a stress e scottature, abbassando, di conseguenza, le proprie difese naturali a malattie fungine;
- ridurre al minimo l’utilizzo di prodotti chimici intervenendo con tecniche colturali che prevengono l’insorgere di problematiche, quali infestanti e malattie fungine;
- utilizzare macchine automatiche altamente professionali per la zollatura del tappeto erboso che permettono di ottenere zolle di identiche dimensioni e imbancalamenti stabili e sicuri durante il trasporto.